Come vendere una seconda casa ricevuta in donazione (senza pensieri)

Scopri in quali casi uno dei regali più graditi si trasforma in una vera bomba ad orologeria in grado di disintegrare da un giorno all’altro la tua fortuna e cosa devi assolutamente fare perché ciò non accada.

“Voglio regalarti la casa in Montagna! Che ne dici?”

Questa è una delle frasi che tutti noi vorremmo sentirci dire almeno una volta nella vita.

Del resto, chi rifiuterebbe una seconda casa che gli arriva GRATIS?

Senti già il profumo di relax e cominci ad immaginare i weekend che passerai spaparanzato a goderti i benefici del regalo ricevuto…

Un vero sogno ad occhi aperti…

Tuttavia… 

Ricorda che non è sempre tutto oro quel che luccica.

Quando ricevi una seconda casa in donazione, e non sei informato in modo adeguato su tutte le clausole legali di questo tipo di contratto, puoi andare incontro a spiacevoli inconvenienti.

Per farti un paio d’esempi:

  • dopo qualche anno, uno sconosciuto potrebbe diventare LEGALMENTE il proprietario della tua seconda casa (E tu dovrai sgomberare in fretta l’immobile e prepararti a passare i pomeriggi in tribunale);

oppure…

  • vuoi vendere il “tuo” nuovo immobile, ma nessuno – e dico proprio nessuno – vuole acquistarlo! (Appena sentono che l’hai ricevuto in donazione scappano a gambe levate).

Ma perché può succederti questo?

Forse non ne sei ancora a conoscenza, ma una seconda casa ricevuta in donazione, in realtà… 

Non è ancora tua al 100%!

O meglio…

Per legge, la proprietà dell’immobile ti viene trasferita tramite il classico atto notarile, ma ci sono dei casi in cui il prezioso regalo può esserti strappato dalle mani senza che tu abbia la possibilità di aprire bocca.

Da un giorno all’altro – senza alcun preavviso – puoi trovarti ad affrontare lunghi processi tra giudici, avvocati e tribunali, per poi vederti soffiare l’immobile da sotto il naso.

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Questi casi – ahimè – accadono più spesso di quello che pensi.

Se un tuo parente o un tuo conoscente decide di donarti la sua seconda casa – per carità accetta – ma alza le antenne e tutelati in modo intelligente da qualsiasi rischio prima di cominciare il trasloco.

Se non vuoi vivere con una spada di Damocle che ti penzola sopra la testa e che rischia di disintegrare la tua piccola fortuna da un giorno all’altro, è di fondamentale importanza conoscere le giuste procedure per metterla in salvo.

Seconda casa in donazione: tutti i problemi legali che possono presentarsi

Chi dona un immobile ha un gran cuore e in genere fa questo gesto per riservare un futuro migliore a te e alla tua famiglia.

Questo però non vuol dire che la stessa persona che ti fa il regalo, ha avuto lo stesso occhio di riguardo per chiunque altro.

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Come ti sentiresti se un tuo parente regalasse ad uno sconosciuto la tua eredità senza nemmeno chiamarti in causa?

Resti con le mani in mano a girarti i pollici e a guardare migliaia di euro – che ti spettano di diritto – finire nelle tasche di qualcun’altro?

Io non credo…

Prima buona notizia: anche la legge la pensa esattamente come te.

Se sei un erede legittimo che sta rischiando di perdere la sua eredità, hai la capacità di impugnare tale donazione ed esigere quanto ti spetta di diritto.

L’altra faccia della medaglia è che se invece sei tu il nuovo proprietario di quella seconda casa donata, in realtà non hai la certezza che resti tua per sempre.

Da un giorno all’altro può arrivare la protesta legittima di uno degli eredi del donante e sarai costretto a sgomberare l’edificio in cui ti sei appena sistemato.

Questo può succedere anche nel caso di figli illegittimi che si palesano anni dopo la morte del caro defunto.

Le conseguenze legali di questo siparietto sono prevedibili e per darti un’idea di come gestire questo genere di situazioni nel modo corretto, ecco riassunte le due principali casistiche che devi assolutamente conoscere.

Durata legale degli effetti della donazione

Quanto ti ho detto poco fa NON dura per sempre.

Non dovrai vivere tutta la vita guardando fuori dalla finestra di casa con l’ansia che all’improvviso compaia il temuto “legittimo erede” a chiedere vendetta.

Questo perché tale diritto può essere esercitato solo per un certo periodo di tempo dalla donazione.

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Nel caso il donante sia ancora in vita, ogni erede ha massimo 20 anni di tempo per attivarsi e richiedere la sua parte di eredità.

Nel caso invece sia sopravvenuta la morte del gentile donatore, questo periodo di tempo si riduce a 10 anni.

Che diciamoci la verità… è sempre un sacco di tempo.

Resta comunque rassicurante sapere che il pericolo di perdere l’immobile decade per legge ad un termine prestabilito.

Ma che succede invece se vuoi mettere in vendita la tua seconda casa prima che scada questo termine? 

Compravendita, mutui e ipoteche in caso di Donazione

Saresti disposto a lavorare una vita – o quasi – per pagare il mutuo di una casa che da un momento all’altro può esserti sottratta in modo del tutto legale da uno sconosciuto?

Con queste premesse immagino che la risposta sia un “NO” grande come una casa (…O meglio come una seconda casa…) 🙂

I portali immobiliari sono stracolmi di immobili in vendita. Perché dovresti investire i risparmi di una vita buttandoti in un rischio del genere?

E sempre parlando di rischio…

La banca a cui andrai a chiedere il mutuo non sborserà nemmeno un centesimo se come garanzia dai un’ipoteca su un immobile che puoi perdere da un momento all’altro.

Il legittimo erede “vince” anche sull’eventuale ipoteca della banca, lasciando tutte le parti con in mano un pugno di mosche.

In questo caso, il legittimo erede è come l’asso di briscola: quando viene giocato spazza via tutto quello che si trova sul tavolo.

Insomma, hai capito che se ricevi una seconda casa in donazione, anche se a tutti gli effetti hai il diritto legale di venderla, non è per niente cosa facile riuscire a farlo.

Arrivati a questo punto ti domanderai:

“Mi conviene accettare un immobile in donazione? Sembra che ci siano solo problemi!”

Non disperare, come sempre, c’è una soluzione a tutto!

Le 3 scappatoie per goderti appieno i benefici di una seconda casa ricevuta in donazione

Se vuoi dormire sonni tranquilli dentro la tua nuova seconda casa in Alta Val Seriana o al Lago d’Iseo.

Oppure…

Se vuoi riuscire a vendere la tua seconda casa senza pensieri di qualsiasi natura e senza far scappare potenziali acquirenti e relative banche…

Ti basta seguire alla lettera questi 3 semplici consigli.

1 – (Se il donante è ancora vivo) Riporta tutto alla situazione iniziale 

La procedura da seguire in questo caso è molto semplice: basta annullare il contratto di donazione stipulato in precedenza.

Usando il “burocratese”, tu e il tuo donante convenite per il mutuo consenso, ovvero sciogliete l’attuale contratto di donazione portando tutta la documentazione come era un tempo.

In questo modo il potenziale acquirente che vuole acquistare la tua seconda casa può procedere al rogito direttamente con il proprietario storico e godere di ogni tutela legale che si ha nella normale compravendita immobiliare.

Nessun figlio illegittimo dell’ultimo minuto e nessun erede scontento potrà portare via l’investimento che il tuo compratore sta facendo.

Anche la banca apprezzerà di buon grado questa procedura e concederà l’eventuale mutuo al tuo compratore.

2 – Accordati con gli eredi davanti ad un notaio

Qui la questione si complica un po’.

In questo caso dobbiamo andare dai legittimi eredi e chieder loro di garantire la propria rinuncia a qualsiasi azione di rivalsa nei confronti della compravendita del bene stesso.

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In questo caso se ciò avviene davanti al notaio, si può dormire sonni “abbastanza” tranquilli.

Perché ho detto abbastanza?

Come già ti ho anticipato prima, può essere che nel corso degli anni successivi si presentino degli eventuali eredi di cui nessuno era a conoscenza – ad esempio dei figli illegittimi.

Dopo aver fatto la loro carrambata, hanno la capacità di far valere il loro diritto di rivalsa sull’eredità del padre o della madre che ti è stata donata.

Questo è un caso molto raro, degno della sceneggiatura di un film di Hollywood, ma mi è sembrato corretto metterti a conoscenza anche di questa remota possibilità perché come ben sai “la fortuna sarà anche cieca, ma la sfiga ci vede benissimo”.

3 – (In qualsiasi caso) – Stipula un’assicurazione

Questa è una soluzione che tutela nel 100% dei casi tutte le parti coinvolte nella compravendita:

  • venditore
  • compratore
  • banche
  • eredi

Esistono delle polizze assicurative proprio per coprire eventuali ricorsi da parte di eredi in caso di compravendita immobiliare.

Ciò significa che il danno, quantificato in euro, può essere risarcito alle parti lese, qualora si presentasse l’occasione.

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Le banche accettano di buon grado questa soluzione, perché il rischio a quel punto risulta coperto, e il mutuo diventa quindi facilmente erogabile ipotecando l’immobile stesso.

Quello che resta da considerare è che stipulare questo tipo di assicurazioni comporta delle spese da parte di chi le attiva.

La procedura di analisi per accedere a queste assicurazioni è molto più approfondita e richiede più documentazione delle polizze “classiche”.

Resta comunque la soluzione più sicura ed efficace delle tre, in grado di tutelare venditore, acquirente, banche e eventuali eredi che vogliono far valere i loro diritti.

Il più grande ostacolo da superare è quello psicologico

Come hai letto sopra, ci sono delle soluzioni concrete ai problemi legali che possono arrivare dalla compravendita di un immobile ricevuto in donazione.

Tuttavia, la maggior parte delle persone che si approccia ad acquistare casa preferisce dormire sonni tranquilli sia durante il processo di acquisto, sia dopo che la compravendita si conclude.

Per questo motivo, appena si sente nominare la parola “DONAZIONE”, è usanza comune scappare a gambe levate.

Non tutti hanno la mentalità adatta per assumersi questo tipo di rischi.

Il tarlo che qualche documento sia registrato in modo errato o che ci siano delle clausole nascoste che si possono attivare in futuro, fa propendere la scelta verso un altro immobile.

Del resto, cosa abbiamo sempre detto nei nostri articoli?

Se vogliamo vendere la nostra seconda casa dobbiamo far provare emozioni positive al nostro potenziale acquirente.

Se il suo pensiero si sposta in sensazioni piacevoli avremo maggiore possibilità di concludere con successo l’affare.

Se invece giunge all’orecchio il discorso della donazione, l’emozione che vive il nostro compratore è la paura.

E caro amico mio, LA PAURA NON VENDE.

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La paura paralizza, blocca, ci fa sentire disarmati.

Un comportamento del genere è comprensibile e non ho niente da criticare a riguardo.

Ricorda però che sfruttando le 3 opzioni che ti ho elencato nel precedente paragrafo puoi gestire la vendita del tuo immobile ricevuto in donazione senza alcun tipo di pensiero.

Proprio per questo motivo ora che sei preparato anche su questo argomento, puoi rassicurare il tuo potenziale acquirente.

Ti consiglio comunque, per godere di una maggiore tutela, di optare per la terza soluzione perché – parlando francamente – è a prova di bomba e protegge dal rischio tutte le parti coinvolte.

Come vendere una seconda casa ricevuta in donazione senza perdere un centesimo

Come hai capito la compravendita immobiliare che riguarda gli immobili ricevuti in donazione richiede un processo completamente diverso da tutte le altre compravendite.

Per questo motivo se stai pensando alla vendita fai-da-te, ora più che mai ti sconsiglio di farlo.

Può andare tutto bene, ma certi errori ti possono costare caro e ti accorgi di averli commessi solo quando ormai è troppo tardi.

Noi di Gcase siamo abituati a gestire questo tipo di vicissitudini ogni mese.

Siamo specializzati nella vendita delle seconde case da oltre 30 anni e abbiamo reso felici migliaia di clienti.

Dai un’occhiata ai nostri profili social e leggi le recensioni di chi si è affidato a noi.

Quello che ti possiamo assicurare è che scegliendo Gcase potrai liberarti in fretta dal peso di vendere la tua seconda casa nel migliore dei modi e senza fastidiosi intoppi.

  1. Valutiamo la tua seconda casa in modo gratuito
  2. Effettuiamo tutti i controlli preliminari sulla documentazione
  3. Prepariamo l’immobile per la vendita grazie all’Home Staging
  4. Mettiamo in risalto il tuo annuncio grazie ai nostri canali Social e Video
  5. Proponiamo la tua seconda casa alle nostre liste di clienti profilati
  6. Gestiamo per tuo conto ogni email, chiamata o appuntamento con potenziali compratori
  7. Ti assistiamo in ogni fase contrattuale e legislativa della compravendita

Tutto quello che devi fare è contattarci cliccando sui tasti che trovi qui sotto e lasciarti affiancare nella vendita della tua seconda casa.

A presto,

Stefano Pagnoncelli

Direttore Commerciale GCASE

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